Dal 2 febbraio via al credito d’ imposta per le misure di sicurezza
In un articolo precedente abbiamo definito che cosa si intende esattamente per credito d’ imposta e come questo rientri a pieno titolo nel sistema di aiuti a favore delle imprese.
Oltre al credito d’ imposta per investimenti in ricerca, sviluppo ed innovazione troviamo il credito d’ imposta per le misure di sicurezza. Posso beneficiare di tale agevolazione:
– le PMI che svolgono attività di vendita al dettaglio e all’ ingrosso nonché di somministrazione di alimenti e bevande,
– soggetti esercenti esclusivamente o prevalentemente attività di rivendita di generi di monopolio, operanti in base a concessione amministrativa.
In particolare le prime possono ottenere un credito d’imposta a fronte di spese effettuate dal 2008 al 2010 per la prima installazione di impianti ed attrezzature di sicurezza per prevenire furti, rapine ed atti illeciti in generale; sono altresì finanziabili in quest’ottica le spese per l’installazione di sistemi di pagamento con moneta elettronica.
Il credito d’ imposta è riconosciuto per un importo non superiore all’ 80% delle spese sostenute e comunque non superiore a 3.000 Euro.
Per gli esercenti attività di rivendita di generi di monopolio il credito d’imposta è riconosciuto per un importo non superiore all’ 80% delle spese sostenute ( sempre tra il 2008 e il 2010) e comunque non superiore a 1.000 Euro.
Nel caso di imprese che svolgono entrambe le attività è necessario valutare l’attività prevalente, cioè l’attività in relazione alla quale sono stati conseguiti i maggiori ricavi. L’impresa concorrerà quindi all’uno o all’altro credito in base al tipo di attività prevalente.
L’istanza deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate esclusivamente in via telematica ed utilizzando l’ apposito modello a partire dalle ore 10:00 del 2 febbraio 2010.
(Fonte: Agenzia delle Entrate http://www.agenziaentrate.gov.it )
A cura di Dott.ssa Alessandra Gervasi Ufficio Finanziamenti Plan Consulting
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Credo che il riconoscimento delle misure di sicurezza, nell’ambito degli investimenti aziendali, rappresenti un elemento doveroso, sopratutto a fronte di situazioni ambientali,che lo rendono assolutamente necessario.
Persoalmente, anzi, ritengo troppo esiguo il limite di 1.000 euro o 3.000 euro, considerando, ad esempio, che un antifurto ben progettato deve tener conto di tutte le possibili vie di accesso per i ladri, e che coprire ognuna di queste comunque costa non poco.
Si consideri, infatti, che occorrono, per un buon antifurto, centralina antintrusione, sensori perimetrali e volumetrici, e via dicendo, per non contare, poi, il lavoro relativo all’installazione.
Se realmente professionali, alcuni sensori possono costare anche più di mille euro l’uno, sopratutto se servono a coprire aree di una certa dimensione e, quindi, già un impianto per un locale che abbia quattro aree, supera certamente il tetto previsto.
grazie patrizio per le tue informazione,come al solito sei sempre molto chiaro ed esauriente
Ciao Elena , io ho solo approvato e pubblicato l’articolo , l’ha scritto poi la mia collaboratrice Alessandra .
Grazie per il tuo commento ti aspetto in altri articoli ciao Patrizio
Grazie Gian Piero per il tuo commento,come sempre preciso e chiaro. Sono perfettamente d’ accordo con te, le misure di sicurezza nell’ ambito degli investimenti aziendali sono assolutamente necessarie oltre che doverose. Il limite è decisamente troppo basso ma pur sempre un passo avanti nella giusta direzione….. Grazie, a presto Alessandra
Ti ringrazio Elena,il mio obiettivo…o almeno ci provo…è quello di fornire informazioni chiare ma sopratutto utili allo svolgimento dell’ attività d’ impresa….ti aspetto per altri articoli, saluti Alessandra
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