Proprio ieri un mio nuovo cliente ha chiamato il direttore di una banca con la quale opera, chiedendo, dopo la presentazione di fatture all’anticipo del giorno prima, se avesse mandato in lavorazione lo smobilizzo, poichè aveva da effettuare alcuni pagamenti.
La sua risposta, con voce molto alterata, è stata che non sopporta la gente che gli porta clienti che mandano insoluti e che comunque, anche se non volentieri, per un importo ridotto l’anticipo glielo aveva autorizzato.
Il Direttore con il “dente avvelenato” si riferiva a precedenti insoluti ricevuti dalla ditta presentatrice di altri clienti, che nulla avevano a che fare con le fatture presentate il giorno prima.
Se da una parte capisco il funzionario bancario che si trova a vivere un momento davvero difficile dove predominano gli insoluti ,e quindi spesso egli rincorre la clientela per farla rientrare nei fidi, non giustifico il comportamento a volte arrogante verso chi riceve un insoluto.
Può essere vero che qualcuno presenti alle banche delle ricevute bancarie da anticipare poco “affidabili” ma è anche vero che spesso le presentazioni vengono fatte con la massima buona fede .
Quindi chi riceve un impagato che magari si trova ad andare scoperto di conto si sente già di per sé poco tranquillo oltre che umiliato dal fatto di non poter far fronte agli impegni puntualmente.
Perché dico questo?
Perché ho notizia, più volte,di trattamenti arroganti e poco giustificati verso persone calme ma in quel momento deboli, colpevoli solo per il fatto che alcuni assegni o cambiali o ricevute bancarie presentate all’anticipo non sono state pagate.
Penso che servirebbe distinguere le persone e che bisognerebbe percepire quando è il momento di infierire oppure no , perché in questo modo i rapporti si incrinano.
E’ vero che ora spesso il coltello dalla parte del manico lo hanno le banche, ma è anche vero che se le imprese cominciano a pagare meno interessi e commissioni e a portare meno lavoro agli Istituti di Credito, alla fine anche i bancari non saranno così necessari come lo sono ora, con le conseguenze alle quali non vorrei neanche pensare.
Quindi per tanti di loro ci sarà anche chi sarà costretto a lasciare o ridimensionare il posto di lavoro. Certo ognuno fa il suo mestiere ma non per questo occorre essere in contrapposizione .
Forse sto parlando di fantascienza?
Credo che le generalizzazioni non vadano mai bene, e come esiste il bravo bancario esiste anche il bravo ed onesto imprenditore, quindi questo mio pensiero è per dire che in momenti come questi dove per buona parte delle aziende regna la paura di non essere pagati, occorre un minimo di comprensione.
Il fatto poi innegabile che occorre rientrare nei fidi , è un’altra cosa.
C’è modo e modo di dire le cose ………..
E tu cosa ne pensi?
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2 Comments
alessia
Condivido la sua analisi: io ho un cliente clinicamente insolvente con le riba ( la banca per il momento è “tranquilla”: vedono che lo rincorro rapidamente e gli sto addosso per far rientrare l’insoluto e non mi dice nulla).
Con questo cliente che aimè ha lavoro,soldi ma deve essere “libero” di pagare quando gli gira sto abbassando il fatturato per non trovarmi troppo esposta.
Sto dentro nei parametri della banca ( scoperto c/c e sbf valuta maturare)senza creare ulteriori difficoltà.
E’dura!!!
Patrizio Gatti
grazie Alessia per il commento e per aver raccontato la tua esperienza .Ciao Patrizio Gatti