Attraverso misure di diversa natura le regioni italiane si stanno mobilitando per sostenere le imprese in questo periodo di grave crisi economica.
Una vera e propria boccata d’ ossigeno per le aziende in difficoltà.
Ma quanto queste misure possono essere effettivamente d’ aiuto alle imprese in difficoltà?
Sono stati approvati un po’ ovunque i fondi di garanzia per cercare di risolvere il problema della liquidità, della stretta creditizia e della ristrutturazione dei debiti.
Sono stati emanati bandi finanziati con fondi comunitari per sostenere lo sviluppo, l’ innovazione tecnologica e la crescita dimensionale, ma le imprese continuano a “ soffrire” soprattutto le piccole e medie che operano in ambito provinciale ed in certi settori.
“Ai fini dell’ ammissione al fondo le imprese devono risultare economicamente e finanziariamente sane…”
“Possono presentare domanda di agevolazione le imprese economicamente sane…” queste e diciture simili accompagnano le cosiddette “misure anti- crisi”….direi un paradosso!
Se un’ impresa è economicamente e finanziariamente sana avrà bisogno d’ aiuto non perché rischia il fallimento o altri tipi di difficoltà ,ma perché per esempio intende investire in innovazione, R&S, ricercare nuovi mercati, ecc…
Le imprese che hanno davvero bisogno d’ aiuto sono tagliate fuori!
Anche l’ ultimo provvedimento emanato dalla regione Toscana ,seppure ottimo sotto certi aspetti e utile a tantissime imprese , la sospensione delle rate dei mutui, a ben vedere, non è accessibile a tutti.
Le PMI che hanno attivato un mutuo ipotecario o chirografo (senza garanzie reali) e che risultano in regola con i pagamenti, possono sospendere le rate in conto capitale con scadenza nei 12 mesi successivi a partire dall’ accoglimento della richiesta. Nel periodo di sospensione matureranno solo gli interessi del debito residuo.
Anche in questo caso potranno usufruire dell’ agevolazione solo le imprese “in regola con i pagamenti”, quelle che magari sono rimaste indietro di una rata o due perché realmente in difficoltà sono escluse….mi verrebbe da dire che
“tutta l’ acqua va al mare”.
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A cura di Dott.ssa Alessandra Gervasi Ufficio Finanziamenti Plan Consulting
2 Comments
Gian Piero Turletti
Proprio così.
Se si esaminano nei dettagli queste misure, il discorso tende ad essere sempre quello.
Prima si compie il solito esame economico-finanziario, basato su bilancio, business plan, rating di Basilea e quant’altro, ed alla fine…..
O l’azienda non ha problemi, oppure…
Si, questo è un vero e proprio paradosso, anche perchè, mentre prima della crisi magari riuscivano ad ottenere credito anche imprese che oggi non vi hanno accesso, in questa fase queste sarebbero proprio le prime ad aver bisogno d’aiuto, ed invece sono lasciate a se stesse.
Per certi versi, sembrerebbe quasi, invece, che le misure di questi ultimi tempi abbiano, in effetti, uno scopo diverso, rispetto all’ipotesi di aiuto alle imprese, o meglio…
Aiuto si, ma alle aziende in buone condizioni economico-finanziarie, e quindi con l’obiettivo di rafforzare la “selezione naturale” che il mercato compie in periodi di crisi.Il rafforzamento di chi è già forte, infatti, tende ad eliminare le imprese più deboli, a tutto vantaggio di quelle che già stanno in piedi da sole, aiutando queste ultime nei confronti della concorrenza.
Gian Piero Turletti
autore di “Progetto Azienda”
Sospensione delle rate di mutuo a carico delle imprese toscane | Plan Consulting di Patrizio Gatti
[…] Occorre vedere però se è utile per chi ha veramente difficoltà a pagare e per i giudizi in merito ti rimando all‘articolo pubblicato il 29 giugno 2009 […]