Sempre per rimanere in tema di affidamenti bancari e dell’importanza della pianificazione nel gestirli mi ricollego all’articolo Fido di conto corrente?Crisi di Liquidità? Muoversi Con Attenzione!!!
ed inserisco in questo post un’altra storia.
L’episodio che vado a raccontare si riferisce a realtà ma serve semplicemente per arrivare alla questione che la crescita aziendale va finanziata bene.
Nel giugno 2008 intravedendo la crescita dell’azienda di un mio cliente gli dico che sarebbe opportuno andare a chiedere un aumento dei fidi commerciali (anticipi su fatture e ricevute bancarie) alla propria banca o meglio sarebbe aprire il conto corrente in un altro Istituto di credito in maniera tale da dividere il rischio anche per non dipendere solo dalle decisioni di un Istituto bancario.
Il cliente titolare di una piccola impresa individuale estremamente affidabile, è titubante in quanto non vuole gestire 2 banche e continua per la sua strada con un solo Istituto il quale gli concede un piccolo aumento di fido secondo me poco significativo per la futura copertura del suo fabbisogno.
Nel Settembre 2008 ribadisco il concetto, ma ecco che nel dicembre 2008 il mio cliente si ritrova che non ha i soldi per prendere lo stipendio e pagare i fornitori poiché a sua volta primari clienti che sino a poco tempo prima, (prima della cosiddetta CRISI), pagavano con puntualità ora per vari motivi ritardano a pagare. Poiché il mio cliente non ha richiesto adeguati fidi ora si ritrova a dover chiedere per favore alla sua banca di anticipargli le ricevute bancarie extra fido.
Ok, VA BENE! Ma questo cosa comporta, vuol dire che la sua Banca è brava???
Certo!!!! I funzionari sono più che disponibili e gentili e senza dubbio, ma se un fido non è autorizzato e si va extra fido anche per qualche giorno, viene applicato un tasso superiore e l’impresa si ritrova dei costi in più non previsti.
Per esempio si può passare da un 7% ad un 10-11-12%, ed il costo grosso è la Commissione di Massimo Scoperto che passa magari da un 0,25% a un 1% il che si traduce in centinaia di euro a seconda del saldo scoperto da pagare in più di quanto si sarebbe pagato se il tutto fosse stato preventivamente autorizzato.
Comunque, per concludere la storia, nel mese di gennaio è stato dato l’incarico all’ impiegata amministrativa della piccola impresa di fare in maniera di aprire un altro rapporto di affidamento bancario.
Il messaggio che vorrei arrivasse è dunque che i fidi bancari dovrebbero avere un utilizzo pianificato, ed il tutto dovrebbe andare di pari passo con la crescita aziendale.
Fammi sapere le tue impressioni…
A Cura di Patrizio Gatti
Consulente di direzione aziendale
Autore di “Amministrare l’Azienda”
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Articolo pubblicato anche su su www.giacomobruno.it
6 Comments
Gian Piero Turletti
Penso che programmare i propri obiettivi sia importante, anche in ambito finanziario.
Spesso, non farlo significa esporsi ai rischi di gravi crisi di liquidità, che possono anche portare all’insolvenza, prima, ed al fallimento poi, dell’azienda.
Patrizio Gatti
Sono convinto anch’io Gian Piero che la Pianificazione è alla base della gestione aziendale moderna
rosagio
io dico che i fidi bancari devono andare incontro alle piccole aziende proprio nei momenti più difficili quando il proprietario si trova nelle economiche.ROSA .
Patrizio Gatti
ciao Rosa purtroppo non sempre è così anzi più ne hai bisogno e più difficile è ottenere credito
Grazie del commento Patrizio
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