In questi periodi di crisi economica quanti saranno i casi di obsolescenza del magazzino ?
L’ invecchiamento del magazzino porta alla perdita di valore delle merci, materie prime, dei semilavorati e dei prodotti finiti
Ci si può trovare con l’obsolescenza economica per i prodotti finiti quando la perdita di valore è collegata alla diminuzione della domanda dei prodotti aziendali.
Ciò si può avere sia per la trasformazione dei gusti dei compratori o per una crisi generale del settore dove opera l’azienda o dell’ economia in genere.
E’ da rilevare, comunque, che, in tali ultime circostanze, essendo il fenomeno della obsolescenza soltanto passeggero e collegato a una ripresa della crisi, il problema può essere sostenuto limitando la produzione aspettando un accrescimento dei prezzi di mercato sino a che non sono remunerativi.
Cosa da fare attenzione invece, è il superamento tecnologico dei beni prodotti e della struttura dell’azienda stessa , Anche senza le crisi .
Come si può risolvere la situazione di invecchiamento del magazzino?
La situazione di logoramento delle giacenze può essere risolta facendo modifiche nel sistema dei budget di acquisto e di conseguenza migliorando la gestione delle scorte.
Più facile a dirsi che a farsi !!!
E Tu cosa ne pensi?
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Ciao Patrizio Gatti
Fonte:alcuni spunti presi da ” L’OBSOLESCENZA DI MAGAZZINO di Efrati Roberto “Amministrazione & Finanza “”
3 Comments
Gian Piero Turletti
L’invecchiamento del magazzino, relativamente alle sue varie componenti, prodotti finiti, materie prime, semilavorati, costituisce problema di non facile soluzione, unitamente ad un’eventuale obsolescenza tecnica-tecnologica, sopratutto in periodi di transizione economica, quando per un verso si teme di stare indietro rispetto alle necessità di mercato e, per altro verso, si temono acquisti invece destinati ad incrementare solo i costi, qualora poi il mercato sia caratterizzato da domanda in calo.
Peraltro, non supportare un’eventuale domanda con forniture tempestive alla propria rete di vendita, e quindi con un magazzino ben forito, può essere deleterio per l’azione commerciale.
Tra queste due opposte esigenze, contenimento dei costi e pronta azione commerciale, si muove quindi una specifica disciplina, parte rilevante dell’analisi organizzativa e gestionale, riconducibile alla cosiddetta logistica.
Questa funzione aziendale svolge sopratutto il delicato compito di perseguire, con la miglior efficacia ed efficienza possibile,l’ottimizzazione delle funzioni di immagazzinamento e di trasporto.
Potremmo infatti considerarla la guida più rilevante per affrontare le problematiche del cosiddetto just in time, cioè la merce al posto giusto, con la miglior tempistica ed il maggior contenimento possibili dei costi.
Per realizzare tutto ciò gli esperti di logistica adottano paticolari procedure, specializzazione dell’analisi organizzativa, e sopratutto tramite opportune elaborazioni algoritmiche, riescono spesso a quantificare i livelli idali di immagazzinamento, considerando alcune variabili chiave, quali:
tempi medi di trasporto
domanda di mercato dinamica (cioè variazioni statistiche della domanda nel tempo)
costi di immagazzinamento
tempi medi giacenza
ed altre varie, che si prestano ad elaborazioni matematiche ed informatiche.
Certo, non sempre queste formule riescono a risolvere tutti i problemi, ma almeno possono dare soluzioni adeguate in un numero statisticamente significativo di casi, quanto basta al’impresa per avere una funzione ottimizzata la maggior parte del tempo.
Patrizio Gatti
Grazie Gian Piero per la qualità di questo tuo commento .Cosa invece più difficile è per chi deve fare acquisti che non è dotato di software che posson aiutare nell’ottimizzazione . Mi riferisco per esempio ai piccoli commercianti ciao Patrizio
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