Il primo luglio 2011 mentre stavo andando a Milano , con il Presidente di una piccola società cooperativa, per una riunione con rappresentati di varie aziende , siamo entrati nell’argomento degli sprechi aziendali .
Gli racconto che a volte, mi trovo ad affrontare la questione ed a cercare di implementare sistemi per diminuirli insieme alle direzioni delle imprese. Egli interessato a quanto accennavo mi chiede di spiegargli meglio per capire esattamente di cosa parlavo e soprattutto voleva sapere se poteva essere un tema utile per la sua realtà .
Effettivamente io ho detto pochissimo , perché è bastato che gli introducessi l’argomento e Lui ha cominciato , a raffica , a farmi esempi concreti .
Gli ho fatto notare che scoprire i costi nascosti è come scoperchiare quei costi che con la contabilità generale non si riescono a vedere , nel senso che vedi l’importo che può essere più o meno discostante da altri periodi ma non si vede il perchè lo sono .
Alcuni di questi oneri possono essere le lavorazioni doppie per errori ,ordini di materiali eseguiti con leggerezza che fanno perdere tempo, soldi e fanno incrementare i magazzini poiché per acquisti errati , quando non è possibile rendere le merci al fornitore , queste rimangono invendute in azienda sino a che non si “rottamano” o si svendono .Errori dei fornitori per consegne errate che fanno slittare le nostre consegne ai nostri clienti.
Questi costi chiamati della non qualità possono essere molto rilevanti e spesso rappresentano una “carenza esterna” , per esempio quando esce dall’azienda un prodotto per il quale il cliente non è contento .
Di conseguenza a ciò, possono esserci reclami spesso con conseguenze pericolose quali la perdita della clientela o di una fetta di mercato.
Ho aggiunto che mi piace ricordare una citazione di Fabio Volo “ Se si sbaglia ad allacciare il primo bottone di una camicia di conseguenza si sbaglieranno tutti gli altri. Gli altri però non saranno errori, ma solo la logica conseguenza del primo bottone sbagliato.”
Questo perché se per caso un progetto è sbagliato sin dall’inizio, si trascina dietro una serie di errori tra acquisti , lavorazioni e montaggi di materie e spesso se le misure o le lavorazioni sono sbagliate non sempre il cliente le vuole pagare.
A mio parere, come ho anche già scritto in un altro articolo sull’argomento , troviamo il succo di questo sistema che permette di rilevare le infficienze interne e parzialmente di quelle esterne ,in questa definizione:
“Gli insuccessi interni sono il prodotto di quello che spesso viene definito “lo stabilimento nascosto”, in quanto di essi non si ha sentore all’esterno. Tuttavia l’entità di tali insuccessi e dei costi relativi è in molti casi rilevante e la loro riduzione costituisce un’occasione notevole di miglioramento del reddito aziendale (“l’oro nella miniera”)
(Fonte: Quanto costa la qualità –Carlo Baù-AldoMerico- Il Sole 24 ore Libri-1996 .Milano)”.
Bene , appena detto questo il Presidente della cooperativa ,compagno di viaggio, ha cominciato a raccontarmi dei casi che spesso succedono nella sua organizzazione, che racconterò in altri post .
E tu hai degli esempi di sprechi aziendali da raccontarmi?
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3 Comments
Giuliana
Ciao Patrizio,
come al solito sempre interessanti le tue pubblicazioni.
Un caro saluto
Giuliana
Patrizio Gatti
ciao Giuliana grazie ,un grande saluto anche a te ciao Patrizio
Sprechi Aziendali : si possono rilevare in qualsiasi organizzazione! | Plan Consulting di Patrizio Gatti
[…] Avevo scritto che avremo ripreso con dei racconti reali alcuni dei quali raccontati dal Presidente della piccola cooperativa protagonista nel precedente […]