Alla fine del mese di maggio 2012 sono stato ricontattato, dopo anni , da un mio cliente al quale avevo fatto nel 2007 una analisi del bilancio con relativo rating .
Al tempo dell’analisi il cliente aveva uno scoring di bilancio buono ed aveva in banca un punteggio andamentale discreto. Le banche quindi anche per il fatto che il cliente si è sempre comportato correttamente ed aveva personalmente dei buoni patrimoni, hanno affidato adeguatamente la sua Società .
Negli ultimi mesi per il calo del lavoro, il cliente si è trovato a soffrire un po’ con la liquidità ed ha cominciato ad andare fuori fido per importi significativi, quasi tutti i fine mese , anche se dopo pochi giorni rientrava nei parametri concordati.
Tutto questo gli ha comportato un generale peggioramento dello scoring andamentale.
Gli sconfinamenti vengono segnalati in centrale rischi anche se il cliente non ha sconfinato presso tutte le banche presso le quali ha in piedi il rapporto, tutte però, ricevono periodicamente un punteggio dalla centrale rischi che sommato al comportamento bancario presso la filiale, dà il punteggio di scoring sull’andamento del rapporto bancario.
Oltre a questo il bilancio negli ultimi 2 anni ha subito un peggioramento dovuto anche alla diminuzione di fatturato e di conseguenza si è verificato un peggioramento generale degli indici , la media dei quali permette poi di calcolare lo scoring di bilancio.
Questo cosa ha comportato per l’impresa in questione?
Un aumento del costo del denaro fuori controllo infatti una delle “sue banche ” gli ha applicato negli estratti conto del 31 marzo 2012 il 13,9% di tasso e il 14,5% .
Naturalmente l’imprenditore ha reclamato ma il funzionario bancario di riferimento gli ha risposto:
“Hai il rating troppo rischioso per la banca c’è la possibilità che se vado a reclamare da un mio superiore ,col punteggio che hai, ti chiedano il rientro del fido, conviene perciò aspettare che ti migliora il risultato ”
L’imprenditore rassegnato anche per il momento di sua debolezza , gli risponde che allora al 30.06.2012 si rivedrà recapitare nuovamente l’estratto conto con un addebito pesante di interessi e come sempre ,quando hai bisogno, c’è sempre qualcuno che ti penalizza.
“Un banchiere è un tizio che ti presta l’ombrello quando c’è il sole, e lo rivuole appena comincia a piovere. ” Mark Twain
A questo punto il proprietario dell’impresa mi ha chiamato e mi ha chiesto:
“Mi dici per favore quali sono i parametri bancari e del bilancio per migliorare il rating e su cosa si basa il calcolo ?”
Incide l’andamento nel conto corrente e l’andamento dalla centrale rischi oltre che il bilancio .
Se vai scoperto oltre il fido in una banca il risultato in centrale rischi ti peggiora e ogni banca vede che hai sconfinato .
Semplificando anche dalla centrale rischi hai un punteggio (scoring) quindi (scoring andamento conto corrente della banca in oggetto + scoring da centrale rischi+scoring da bilancio)= Rating .
Nel bilancio sono molto significativi alcuni indici quali il Debt Equity Ratio (Capitale di terzi/Mezzi propri) , l’ Indice Complessivo di Copertura Immobilizzazioni , l’ Indice Liquidità Secco ,il Cash flow (utile netto+amm.ti)-
il ROI, il ROS oltre che il TURNOVER e la Durata Media Crediti Commerciali e dei Debiti Commerciali….
Ogni banca poi da più o meno valore ad alcuni indici .
Bene … detto questo siamo rimasti d’accordo che gli avrei rifatto un’analisi del bilancio degli ultimi 3 anni per verificare il rating oltre che ad iniziare un percorso di pianificazione con budget economico e finanziario con lo scopo di darsi degli obiettivi futuri per il miglioramento dei punti deboli e diminuire gli sprechi anche con la diminuzione dei costi bancari grazie all’aumento del rating.
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2 Comments
Stefano Manzotti
Le banche non possono (e non vogliono) correre alcun tipo di rischio. Appena le cose si mettono male per il clienti, corrono subito ai ripari, attaccando anche il patrimonio personale sottoposto a garanzia per accedere al credito.
Questo è il motivo principale per il quale tante aziende oggi chiudono (si sono chiusi i rubinetti del credito) e molte persone si privano della vita.
STEFANO MANZOTTI
Patrizio Gatti
Ciao Stefano purtroppo nella sostanza il discorso è anche come dici tu.Grazie per il commento ciao Patrizio