Moratoria Basilea 2 : cosa fare nell’ immediato? Per ora solo parole?????….
Che ci sia bisogno di un intervento urgente per affrontare la situazione di eccezionale gravità in cui si trovano le imprese italiane ed europee è un dato di fatto. Da più parti si invoca un intervento immediato per alleggerire i vincoli patrimoniali e consentire alle banche di effettuare minori accantonamenti a fronte dei crediti erogati alle PMI.
Si parla, nel breve periodo, di moratoria per 18 mesi, strumento utile per dare sollievo immediato alle imprese ma certamente non risolutivo. E’ chiaro che nel medio -lungo termine l’ obiettivo dovrebbe essere quello di una rinegoziazione degli accordi a livello europeo anche perché il tipo di economia che avremo dopo la crisi, sarà totalmente diverso da quello che abbiamo avuto fino ad ora e quindi saranno necessarie nuove regole.
“Il Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ha ribadito in più occasioni che è necessario allentare le maglie, rendere meno stingenti i vincoli. Questo non significa “rinunciare alla valutazione del rischio del credito, ma diluire gli effetti della stessa valutazione». L’allentamento dei vincoli per le banche, tuttavia, «si deve riflettere integralmente su una maggiore erogazione di credito» soprattutto alle PMI. Sempre secondo Marcegaglia questa maggiore elasticità dovrebbe essere accompagnata da “ misure fiscali” che consentano alle banche di compensare almeno parzialmente i maggiori rischi e costi assunti. In particolare, si potrebbe prevedere un aumento del limite percentuale annuo di deducibilità delle svalutazioni ed una riduzione dei periodi di imposta in cui è consentita la deduzione delle svalutazioni delle eccedenze.” ( FONTE: www.ilsole24ore.com )
Sulla deducibilità fiscale per le banche non sono pienamente d’ accordo… se rischia l’imprenditore perché non può rischiare anche la banca???
In attesa di una rinegoziazione intanto le PMI dovranno accontentarsi di un allentamento dei vincoli per 18 mesi anche se per ora sono ancora solo parole….
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A cura di Dott.ssa Alessandra Gervasi Ufficio Finanziamenti Plan Consulting
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5 Comments
Gian Piero Turletti
Ci sono due, tre temi essenziali, che l’attuale situazione economica pone alla nostra attenzione.
Quali scenari si vanno prospettando?
Quali dovrebbero essere le politiche più idonee per rilanciare l’economia, in Italia basata sopratutto sulle piccole e medie imprese?
E’ opportuno, è giusto intervenire anche a favore delle banche?
Quanto agli scenari futuri, possiamo dire che, certo, non siamo ancora in una fase di ripresa, se non marginale e molto modesta.
Qualche indice economico è in ripresa, ma stiamo sopratutto assistendo all’uscita dal tunnel, più che ad una fase di rilancio.
L’Italia pare andare meglio di diverse aree europee, ma sarebbero necessari ancora ulteriori interventi peraltro frenati dalle esigenze inerenti alle politiche di bilancio.
Sotto questo profilo, la misura della mporatoria nell’applicazione dei parametri di Basilea è importante, ma probabilmente non sufficiente.
Bisognerebee prendere piena coscienza della prociclicità di Basilea, ed abbandonarla definitivamente, secondo taluni orientamenti, mentre altri ritengono che, quanto meno, sarebbe opportuno accantonarne l’applicazione sino ad una nuova fase di pieno rilancio dell’economia.
Con riferimento alle banche, è indubbio che siano esse stesse delle imprese, e che anche esse abbiano sofferto la carenza di liquditià.
Personalmente, più che essere favorevole o contrario a particolari misure a loro favore, a partire dalle politiche fiscali, direi che si dovrebbero distinguere diverse situazioni, individuando criteri per capire se eventuali criticità stiano gravando su determinate banche, per consentire interventi essenzialmente a favore di queste ultime.
pasquale
salve,
in Italia il rischio e’ solo dell’imprenditore , le banche non vogliono partecipare ( e non partecipano nel modo piu’ assoluto ) allo sviluppo dell’ economia ; per loro conta soltanto la liquidita’ che l’impresa riesce a portare nelle loro casse facendo orecchie da mercante quando si parla loro di crisi economica gravissima e quant’altro. E’ il caso che il governo prenda misure coraggiose in favore delle pmi ; solo cosi’ si riuscira’ a tener fuori chi della salvezza economica dell’Italia non ne vuole proprio sapere ( banche e affini )
paolo arpagaus
In un paese dove fino a poco tempo fa, il rapporto con le banche era gestito in maniera quasi personale, tra il direttore dell’istituto e l’azienda, non è possibile valutare un’azienda solo dal bilancio, senza capire che specialmente le micro aziende hanno bilanci veramente sottocapitalizzati.
e il governo ? le regioni ? aiuti solo a chi raiting buoni, o per la moratoria posizioni in bonis !!!!!!
ma ci pigliano per il …….?
Patrizio Gatti
@Per Gianpiero:credo che ok sgravi per le banche, ma queste che comincino a sgravare i piccoli dalle spese onerose e siano un pò più snelle nel concedere finanziamenti ,altrimenti come al solito ad avere agevolazioni sono sempre i grossi.
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@Per Pasquale: non si vede l’ora che ci siano effettivi interventi a favore delle PMI prima che sia tardi almeno per una buona parte -Grazie per il commento ti aspetto in altri articoli.
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@ Per Paolo: Ben ritrovato Paolo, in effetti tu hai fatto il riassunto di vari articoli e anche di quanto dicono alcuni nostri amici lettori: “aiuti solo a chi rating buoni, o per la moratoria posizioni in bonis !!!!!!
ma ci pigliano per il …….?”
Grazie per il commento .
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Ciao Patrizio
Basilea II-rating:Opportune Valutazioni qualitative ,non solo quantitative!!! | Plan Consulting di Patrizio Gatti
[…] da Patrizio Gatti il 26 dicembre 2009 Negli articoli precedenti abbiamo ampliamente parlato della difficoltà generalizzata di accesso al credito e come questa sia […]