Conosci il ciclo del circolante aziendale? Cioè ?
E’ il tempo che va dal momento del pagamento dei fattori produttivi al momento dell’incasso delle vendite.
E’ la somma di:
- + giorni medi della giacenza scorte
- + giorni di incasso crediti commerciali
- – giorni medi per il pagamento debiti commerciali
Se è positivo significa che l’incasso dei crediti avviene dopo il pagamento dei debiti, quindi è un risultato negativo per l’azienda.
Se è negativo significa che l’incasso dei crediti avviene prima del pagamento dei debiti, perciò è positivo per l’azienda.
E Tu conosci queste misurazioni del Tuo circolante aziendale ?
Dalla gestione delle tempistiche del ciclo del circolante passiamo ora agli importi.
Qui si parla di Capitale Circolante Netto commerciale il CCNc o Working Capital.
Mancanza di Liquidità? Hai controllato il Capitale Circolante Netto commerciale?
Spesso uno dei motivi che porta l’azienda in mancanza di liquidità è il fatto di non aver un controllo sulla gestione del Working Capital.
Ma cosa è questo CCNc?
E’ la differenza tra attività correnti operative e le passività correnti operative, relative allo svolgersi del ciclo acquisto, trasformazione e vendita.
In pratica si trova :
- +Crediti commerciali
- + scorte magazzino
- – debiti commerciali
IL CCNc indica la liquidità di cui ha bisogno l’impresa per svolgere le proprie azioni normali di acquisto di fattori produttivi, trasformazione e vendita.
Cosa ci dice il CCNc?
Questa misurazione indica il totale di capitali che l’impresa deve “autogenerare”, producendo utili.
Se il CCNc ha un valore negativo, significa che il ciclo operativo produce liquidità.
Se il CCNc ha un valore positivo, l’impresa ha bisogno di denaro, deve quindi chiedere soldi per finanziare il ciclo produttivo.
Facciamo un esempio :
Se il CCNc aumenta, comportandosi come una spugna , assorbe liquidità, mentre nel caso contrario la crea.
Facciamo un esempio :
un aumento delle rimanenze di magazzino è un incremento degli investimenti in attesa di realizzo (quindi non sono ancora moneta).
Al contrario, la riduzione del magazzino fa si che vi siano state delle vendite e di conseguenza degli incassi .
Invece, per i debiti commerciali, il loro aumento è una forma di finanziamento dunque anch’esso è una generazione di liquidità.
Da fare perciò molta attenzione al CCNc anche quando si aumenta il fatturato così anche come viene scritto in un un interessante articolo del Sole 24 Ore, presente all’interno dell’ebook “Adeguati assetti societari per la prevenzione della crisi” “Riclassificazione e analisi dei prospetti contabili – Interpretazione del rendiconto finanziario EBITDA, capitale circolante e flussi di cassa: prevenzione strategica della crisi di G.Acciaro -A.Turchi”
“L’andamento del fatturato e del CCNc deve essere costantemente ed attentamente monitorato poiché si assiste sovente ad imprese che accolgono con grande soddisfazione ogni segnale di crescita, anche repentina, del fatturato, salvo poi trovarsi a gestire un fabbisogno finanziario che cresce in misura imprevista e rapida.”
Un piccolo avvertimento: è facile confondersi tra CCNc e CCN cioè Capitale Circolante Netto, all’interno del quale ci sono anche attività a breve finanziarie e passività a breve di natura finanziaria. Il CCN per essere buono deve sempre essere positivo.
Ma questo sarà argomento in un prossimo post.
Puoi trovare alcuni di questi concetti nel mio corso sul Budget economico e finanziario “Il Cuore del Controllo”, clicca qui per saperne di più.
Oppure Clicca qui per prenotare una primo colloquio conoscitivo gratuito.
==============================================================================================================================
============================================================================================
Clicca qui per entrare nella pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al gruppo Facebook “L’imprenditore e il controllo di gestione”
Iscriviti al mio canale YouTube per rimanere aggiornato con i miei video