Decreto Liquidità : Finanziamenti si oppure Finanziamenti no?
Ecco gli annunci che sono apparsi nella stampa, perché così è stato detto nella presentazione del Decreto Liquidità .
Proclami che hanno fatto nascere tante aspettative che poi ben presto sono diventate una delusione, almeno per tantissimi imprenditori, professionisti e autonomi in genere .
- “Un intervento poderoso “
- “È una potenza di fuoco”
- “Intervento senza precedenti”
- “Subito 400 miliardi alle imprese”
- “Liquidità immediata alle nostre imprese”
- “Un bazooka di liquidità”
Ma è proprio così?
Per ora purtroppo non ci sono altre misure !!!
Bene… dopo l’uscita del decreto in gazzetta ufficiale, facendone un esame un po’ più approfondito ecco che arriva la realtà.
- Liquidità subito?
- Perché un’azienda dovrebbe indebitarsi per pagare mancati ricavi e
perché dovrebbe restituirli con rate così alte? - Le garanzie non sono per tutti?
Guarda il Video di un estratto della Diretta del 16 aprile 2020, fatta sul mio gruppo Facebook per avere le risposte :
Parliamo delle tipologie di finanziamento a seconda delle garanzie previste dal Fondo di Garanzia :
Finanziamenti garantiti al 100% sino a 25.000
L’importo non deve essere superiore al 25% dell’ammontare dei ricavi del soggetto beneficiario, come risultante dall’ultimo bilancio depositato o dall’ultima dichiarazione fiscale presentata alla data della domanda di garanzia, invece per i beneficiari costituiti dopo il 1° gennaio 2019, da altra idonea documentazione.
Per questi finanziamenti , la garanzia deve, oppure, a vedere come stanno comportandosi alcune banche, dovrebbe essere data senza nessuna istruttoria .
Il rimborso del capitale deve avvenire non prima di 24 mesi dall’erogazione e la durata massima è 6 anni.
Nei 24 mesi di preammortamento si paga solo una parte interessi e non il capitale. Il capitale poi lo devi restituire nelle restanti rate sino ad arrivare ai 72 mesi, nel nostro caso in 48 rate.
Per tutte le operazioni del Fondo, fino al 31.12. 2020, l’accesso alla garanzia è gratuito.
Per questo tipo di prestiti, cioè fino a 25 mila euro è comunque previsto un tasso di interesse rapportato al Rendistato, con una maggiorazione dello 0,2% , in pratica ora si aggira tra 1,2% e l’1,3% .
E per le imprese sino a 3.200.000 di fatturato?
La garanzia non può essere rilasciata per finanziamenti di importo non superiore al 25% dei ricavi del
soggetto beneficiario o in alternativa per il doppio della spesa salariale annua del beneficiario, compresi gli oneri
sociali per il 2019 o per l’ultimo anno disponibile .
Nel caso di imprese costituite a partire dal gennaio 2019, l’importo massimo del prestito, non può superare i costi salari
annui previsti per i primi due anni di attività.
Come sarà rilasciata la garanzia e le tempistiche ?
Il 90% dal Fondo di Garanzia e un’altra a copertura del residuo 10%
finanziamento, concessa dai Confidi o altro soggetto abilitato al rilascio di garanzie.
Per i finanziamenti superiori ai 25.000 viene effettuata un’istruttoria, quindi i tempi di erogazione si allungheranno e per chi avrà bisogno di liquidità al più presto, sarà un problema .
Chi viene escluso da questi finanziamenti?
Sono escluse le imprese che presentano esposizioni classificate come “sofferenze” o “inadempienze probabili” o con
esposizioni “scadute o sconfinanti deteriorate”, purché la classificazione sia successiva al 31 gennaio 2020.
E qui ci troviamo ,purtrtoppo , di fronte a migliaia e migliaia di imprenditori e di imprese.
E’ giusto o no e perché?
Se posso esprimere un parere personale, non lo trovo giusto, perché anche se un’imprenditore in passato ha avuto problemi e stava andando avanti con i fatturati del mese, anche faticando, senza avere credito dalle banche, ora con i ricavi azzerati, come fa a pagare i debiti, gli affitti, i dipendenti ?
Quanti saranno nella disperazione tra qualche mese?
Non capisco lo Stato come può permettere di lasciare indietro così tante persone !
Mi auguro che faccia qualcosa al prima possibile anche per chi non è bancabile!
E’ chiaro che se lo Stato lascia, come ha fatto con questo Decreto, in mano alle banche le concessioni del Credito, le banche daranno i soldi a chi risponde ai requisiti, che da anni le Banche applicano.
Infatti, in questo periodo particolare, manca un provvedimento che tuteli le banche nel senso che, la banca per aver dato
del credito ad un’impresa ormai decotta o comunque con dei problemi passati, aumentandone lo stato di crisi , potrebbe essere imputabile per aver concesso credito abusivo oltre che per concorso in bancarotta .
Quindi è proprio dietro a questa manleva sulla responsabilità delle Banche , che lo Stato, al momento, non ha concesso agli istituti di Credito, che questi, non danno soldi a tanti piccoli imprenditori che davvero ne avrebbero bisogno.
Chi garantisce lo Stato?
Attenzione che la garanzia è a favore delle banche e non del beneficiario del finanziamento.
Cosa succede a chi disgraziatamente non riesce a pagare le rate?
La Banca escuterà la garanzia dallo Stato. Lo Stato è un creditore privilegiato.
Lo Stato si rivolgerà alla EX Equitalia e il mancato pagamento comporterà che la cifra a debito, verrà iscritta al ruolo come quando non paghi le tasse .
Quindi se non paghi le rate, ti ritroverai nei guai con tempi brevi, con tutti i pignoramenti del caso,
esattamente come se tu avessi delle cartelle esattoriali non pagate.
Ma è giusto indebitarsi ?
Certo dipende da azienda a azienda, ma in generale trovo non sia giusto che lo Stato
per salvarti ti concede una garanzia con la quale ti vai ad indebitare.
Credo che la soluzione ad una mancanza di ricavi e di conseguenti incassi ,
avrebbe dovuto essere un contributo a fondo perduto.
Non si dovrebbe rimediare ad una mancanza di ricavi con l’accensione di un debito. Infatti nel caso di
fondo perduto, cioè soldi sul conto corrente senza obbligo di restituzione, questo andrebbe
registrato nei ricavi straordinari, e farebbe anche comodo a tante imprese per coprire le eventuali perdite d’esercizio del 2020.
Le perdite del 2020 di conseguenza peggioreranno il capitale netto di tante imprese, portando in alcuni casi a sottocapitalizzazioni e ad indici peggiorativi che guarderanno le Banche e che peggioreranno i rating.
Quindi che fare, visto che i finanziamenti non saranno la soluzione, ma sono solo un po’ di ossigeno per andare avanti ?
Come ormai dico da 20 anni, e in questi tempi di Corona Virus viene giustamente sbandierato tantissimo, occorre pensare soprattutto alla liquidità e a come pianificare la gestione economica e finanziaria .
Con questa pandemia è venuto fuori che, chi ha avuto la possibilità e la capacità di avere un cash flow non dipendente dal fatturato mensile, ha dimostrato una grande forza in più nei confronti della concorrenza.
Ora più che mai il detto Cash is King, cioè “la Cassa è il Re ” dovrebbe diventare veramente un mantra per tutte le aziende.
Come già dico da tempo, sempre più non conta la rincorsa al fatturato ma serve fatturato che dia un reddito e che si trasforma in liquidità.
Lo so, è facile dire ma non così a fare.
Credo sia arrivato il momento un pò per tutte le aziende di pensare al cash flow.
Uno dei modi per assicurarsi di disporre sempre di flussi adeguati e di affrontare le dinamiche del cash flow ,
è pianificare in anticipo i movimenti finanziari in entrata e in uscita.
Certo per tante imprese impostare le pianificazioni di cassa richiederà un completo riesame delle procedure
amministrative .
Perciò, appena le imprese in genere si rimetteranno in moto, servirà applicare sempre più tecniche di pianificazione e controllo .
Per verificare la Tua situazione, contattami e ne parliamo insieme in un incontro di coaching online gratuita
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