Rinegoziazione Mutuo : Anche se hai le garanzie immobiliari ed hai pochi redditi è così facile ottenerla?
La scorsa settimana è venuto da me in ufficio un piccolo imprenditore a chiedere un consiglio su come comportarsi con le Banche per chiedere un finanziamento per l’ampliamento e riammodernamento per la sua struttura , oltre che per rinegoziare un mutuo già in corso .
L’imprenditore mi ha detto che nell’ultimo anno ha avuto un calo di vendite e, anche per questo, ha chiesto alla sua banca “storica” la rinegozizione di un mutuo che aveva acceso qualche anno fa con una rata che ora è diventata troppo pesante da sostenere.
Egli chiedeva quindi l’allungamento della durata in maniera da diminuire l’esborso della quota mensile da pagare.
La “sua banca “ gli ha risposto che non poteva rinegoziare il mutuo o comunque sarebbe stato molto difficile in quanto ormai il suo Modello Unico 2009 quindi relativo all’anno 2008 , non presentava redditi necessari per poter sostenere le rate del mutuo .
A tutto ciò si aggiungeva il fatto che , per problemi di incasso, l’imprenditore non aveva potuto pagare nei tempi giusti alcune rate, peggiorando di conseguenza il suo scoring andamentale .
Alla mia domanda se avesse pensato alla moratoria dei debiti , lui ha risposto che la banca non gliela concedeva e che comunque gli avrebbe risolto poco perché la quota capitale da sospendere del mutuo in corso ,essendo stipulato da poco , era poco significativa nei confronti degli interessi che avrebbe dovuto continuare a pagare .
Inoltre lui conferma che gli serve un mutuo di liquidità per poter chiudere il vecchio mutuo e gli occorre ricevere un ulteriore importo che gli permetta di fare i lavori di ristrutturazione nella sua struttura , cosa che gli può sicuramente far aumentare l’efficienza del lavoro e anche le vendite .
A questo punto guardo i suoi documenti reddituali oltre che i bilanci , e capisco il perché la banca non gli dà più finanziamenti…….
Dopo aver fatto notare alcuni indici negativi soprattutto patrimoniali che derivano dal suo bilancio , chiedo anche la classica domanda che fanno i finanziatori :
“ CHE GARANZIE PUOI AVERE?”
Bene… Lui può avere garanzie immobiliari abbondantemente superiori al finanziamento richiesto , ma non ha nessuna persona fisica che può mettere una firma a garanzia con redditi necessari per pagare la rata .
Questo per un finanziamento rimborsabile è una cosa non proprio positiva.
Comunque egli non si arrenderà e continuerà anche sulla base dei consigli dati sulla gestione aziendale , e sul come comportarsi per le future richieste di credito , a chiedere un mutuo di liquidità per poter affrontare in maniera più tranquilla il futuro .
Ora tu che leggi , ti è mai capitata una situazione simile, cosa consiglieresti al piccolo imprenditore ?
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1 Comment
Gian Piero Turletti
In effetti, leggendo le prime parole dell’articolo, mi son detto “mi sa di no…”, cioè ho subito pensato che la banca non gli concedesse il finanziamento o la ristrutturazione di quanto giò concesso, ed infatti l’articolo conferma.
Il discorso verte su quali siano, infatti, gli elementi presi in considerazione da parte delle banche, al fine di decidere, ed in questo caso, occorre dire che le garanzie possono non essere sufficienti.
Se anche si è in grado di offrire garanzie ipotecarie, e quindi di natura reale, oggi come oggi la banca potrebbe esprimere una valutazione negativa su un altro elemento essenziale, cioè la capacità esdebitativa del proprio cliente.
Il ragionamento che fa la banca è il seguente:
il mercato immobiliare è tuttora in crisi, e quindi anche eventuali garanzie immobiliari non è detto che riescano a coprire determinate linee di credito, anzi.
Considerando la situazione attuale, la banca, in caso di inadempienza da parte del proprio cliente, potrebbe rivalersi sull’immobile, ma solo nel caso di trovare un acquirente all’asta, e spesso, di questi tempi, anche questo è un rischio.
Conseguentemente, si richiede spesso una firma fideiussoria, in quanto, pur essendo garanzia di natura personale, e non reale, sotto il profilo tecnico/legale, evidentemente potrebbe consentire una certa capacità esdebitativa del garante, con funzione di supplenza, quindi, dell’incapacità esdebitativa del cliente affidatario, cioè di colui che riceverebbe la linea di credito.
Cosa consigliare?
Naturalmente, avrei un sacco di cose da domandare al nostro amico, se proprio si volesse approfondire la cosa, ma un paio di consigli, anche generalizzando un po’, si possono dare:
1) domandare alla banca se lavori con i consorzi, cioè se sia disponibile ad accettare una garanzia personale di tipo consortile, con quali consorzi lavori la banca, ed in tal caso attivarsi presso detti consorzi per impostare un’eventuale istruttoria pratica (chiedendo, prima, anche gli eventuali costi);
2) alternativamente, ricorrere a fonti finanziarie diverse dal canale bancario.
Una recente riforma del diritto societario, ha ad esempio introdotto in taluni casi i capitali ad hoc, cioè si tratta di capitali che vengono sottratti, giuridicamente, alle sorti generali dell’impresa, e sui quali, quindi, si possono ricercare eventuali soci, così da far convergere determinate risorse finanziarie su specifici obiettivi ed investimenti, anche a prescindere dalle sorti generali dell’impresa.
Naturalmente, sempre chiedere al proprio commercialista gli approfondimenti del caso, così da poter valutare se ed in quale misura si possa far ricorso da eventuali strumenti di questo tipo, e quindi ricercare, o far ricercare, eventuali compartecipazioni ai medesimi.