Apr 28, 2010
credit crunch, credito bancario, PSD-Payment Services Directive, Rapporto Banca Impresa, rating
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Occupandomi per buona parte del mio tempo di pianficazione finanziaria non potevo non trovarmi ad affrontare l’ormai vicina scadenza del 5 luglio 2010 , ovvero il nuovo “sconvolgimento delle modalità di scadenza “ per i pagamenti delle Ri.Ba , per effetto della Direttiva Europea PSD (Payment Services Directive ) che già dal 1° marzo ha introdotto le novità per le valute relativamente a bonifici e carte di pagamento.
Quello che preoccupa maggiormente invece, sentendo anche il parere di alcuni imprenditori ed amministratori di imprese , è la parte relativa ai servizi di incasso (RI.Ba, RID,)che entrerà in vigore tra poco più di 2 mesi.
Dal 5 luglio 2010 infatti , le Ricevute bancarie dovranno essere pagate entro la data di scadenza scritta sulla Ri.Ba. stessa , e l’ordine per il pagamento dovrà pervenire all’Istituto di Credito entro l’orario di sportello della data di scadenza.
Le Ri.Ba. con scadenza in date non lavorative potranno essere pagate entro la prima giornata lavorativa successiva.
Vabbè e allora cosa c’è di strano?
Ora è spesso consuetudine per una buona fetta di imprese che pagano le Ri.Ba, saldarle dopo la scadenza (solitamente entro il terzo giorno lavorativo ) .
Questo perché?
A volte ciò è solo un fattore di comodità, spesso però , le aziende fanno il conto con quei giorni in più , per terminare le fatturazioni del mese appena chiuso ,per avere di conseguenza ,la possibilità di elaborare delle Ricevute Bancarie attive da poter anticipare ,al fine di riuscire a pagare le Ri.Ba. passive.
Con le “Nuove Ri.Ba. passive” non si può più operare in questa maniera perché non è possibile liquidarle dopo la scadenza.
In Momenti di credit crunch come questo , le aziende con poca liquidità e con pochi fidi liberi a disposizione potrebbero trovarsi in difficoltà per pagare i fornitori.
C’è anche la possibilità di ricevere più insoluti del solito , generati “dall’Effetto normativa PSD “, per lo meno nelle fasi iniziali ,perché le Ri.Ba. saranno considerate non pagate già il giorno successivo alla scadenza.
Per non perggiorare i rating, per evitare il più possibile “effetti dolorosi “ occorre al più presto pianificare la propria situazione finanziaria .
Attenzione, dunque!!!
Meglio muoversi per tempo e cercare di affrontare la situazione preparati per cogliere i vantaggi futuri che può portare questa normativa evitando il più possibile gli svantaggi.
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Molto utili articoli come questo, che evidenziano aspetti legali e finanziari cui molte imprese non riservano molta attenzione, prese come sono, dalle loro abitudini.
Invece, sarebbe sempre opportuno considerare le novità, in questi come in altri campi, da cui possono scaturire particolari effetti.
Ciao Gian Piero , effettivamente questo articolo dovrebbe servire da “alert” per chi non ha ancora pensato a tutelarsi per le prossime scadenze ,proprio per evitare gli insoluti.
Ciao Patrizio
Grazie per l’avviso…certamente ci saranno ulteriori problemi di liquidità sia legati alle scadenze passive che alle scadenze attive insolute. Quando riusciremo ad avere dei vantaggi senza dover pagare un prezzo che alla fine va solo a vantaggio delle banche? Tutto ciò che è rigido, prima o poi si rompe. Essere imprenditori oggi è diventato difficile. Come difendersi dalle regole restrittive di un mercato altamente competitivo e stressante?… ok.. diamoci da fare!!!
Ciao Sergio , proprio così. Questa delle Riba come detto nell’articolo se non presa in tempo può effettivamente creare problemi di liquidità, con conseguente anche diminuzione degli scoring bancari .
ciao Grazie per il commento
Patrizio Gatti
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