Euribor scende, lo spread sale
In questi primi mesi del 2009 amara sorpresa per chi deve sottoscrivere un finanziamento ex-novo.
Mentre l’ Euribor ha raggiunto il minimo storico e i tassi di interesse scendono, gli spread applicati dalle banche salgono.
Lo spread è il termine tecnico per indicare il margine di guadagno della banca che aggiunto al tasso Euribor, esprime il tasso che viene praticato al cliente.
Lo spread è una condizione contrattuale bilaterale, tra banca e cliente e non può essere modificata unilateralmente dalla banca.
Accade sempre il contrario.
Le banche giustificano l’ aumento dello spread come un fattore automatico e fisiologico dovuto al calo dei tassi; in realtà è un aumento commerciale…..è solo un modo per guadagnare di più.
Le banche, infatti, per evitare la crisi di liquidità o addirittura la bancarotta continuano a fare il “bello e il cattivo tempo”: da una parte sono più caute e prudenti nel concedere crediti e dall’ altra cercano di recuperare redditività innalzando i margini sui prestiti.
L’ aumento degli spread ha un effetto che, salvo rinegoziazioni, si trascina per tutta la durata del finanziamento.
Oggi chi opta per un finanziamento a tasso variabile, attratto dal livello storicamente basso degli Euribor rischia di trovarsi un “fardello pesante” quando i tassi interbancari torneranno inevitabilmente a crescere.
Non è solo la necessità di recuperare redditività che spinge le banche ad aumentare gli spread; occorre , a mio avviso, considerare anche le innovazioni introdotte dal Decreto Bersani sulla portabilità dei mutui.
La possibilità di trasferire a costo zero, o quasi, il proprio finanziamento presso una nuova banca ha tolto agli istituti finanziari la certezza di tenere stretto a sé un cliente per 20 o 30 anni.
La banca probabilmente preferisce guadagnare nell’ immediato….il cliente potrebbe in qualsiasi momento decidere di dirottare il finanziamento verso un altro istituto.
Di fatto questa possibilità prevista dalla legge spesso si tramuta in una vera e propria “odissea”.
Ci si scontra con un’ ostruzionismo generalizzato delle banche, con trafile da seguire inconcepibili e con richieste burocratiche che scoraggerebbero anche il più motivato dei clienti.
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A cura di Dott.ssa Gervasi Alessandra
Ufficio Finanziamenti agevolati Plan Consulting
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5 Comments
Gian Piero Turletti
I tassi relativi ai mutui hanno una base, rappresentata dai tassi della raccolta interbancaria, segnatamente Euribor ed Eurirs, denominato anche IRS, cui si aggiunge una maggiorazione, o spread.
Quindi, pur avendo un riferimento nel costo della raccolta interbancaria,che è sceso, il costo complessivo del mutuo sale.
Questo si verifica perchè, evidentemente, aumenta lo spread,in misura più che proporzionale alla diminuzione dei tassi interbancari, a testimonianza di una aumentata percezione del rischio per questa tipologia di operazioni.
Per la banca, in effetti, il costo del denaro interbancario diminuisce, ma la medesima ritiene di accollarsi un rischio decisamente superiore al passato, nell’accordare una determinata tipologia di linea di credito.
E del resto, questo è risaputo.
Anche in tempi non di crisi, i tassi non sono uguali per tutti.
Se sussiste una valutazione di un rischio maggiore per determinati utenti, o per determinati settori economici, il tasso, a parità di importi accordati e di tipologia di linee di credito, indubbiamente è maggiore rispetto a quello accordato nei confronti di settori o soggetti, cui è attribuito un rischio minore.
Patrizio Gatti
Grazie Gian Piero per le tue puntualizzazioni
ciao Patrizio
Aziende e Stretta creditizia-Il 2009 anno difficile !!! | Plan Consulting di Patrizio Gatti
[…] già affrontati su questo blog in relazione alla contrazione del credito (credit crunch) e sulla diminuzione dei tassi e sui Tremonti […]
amedeo
calano i tassi e mi comunicano dalla mia banca (cassa rurale d’anaunia)che comunque a prescindere loro applicheranno al massimo un tasso minimo del 3.5%
E’ legale questo comportamento? e se si e’ inutile che i governi si sgolino per abbassare i tassi per far riprendere l’economia e questi alzino i loro gia lauti profitti
senza contare che parliamo di banca credito cooperativo
saluti
Patrizio Gatti
ciao Amedeo, grazie del commento . Quello che dici tu è proprio il senso dell’articolo , è proprio per questo concordo con te , che poi alla fine i tassi rimangono alti per il consumatore finale